Paella dark – 1° tempo

11 febbraio 2010

Da un pò di giorni mi sento dark, penso, mi vesto e… mi è venuta la voglia di cucinare dark :)
Sarà il tempo uggioso, la noia a lavoro, la mancanza di nuovi stimoli (sempre a lavoro) comunque tant’è, da un paio di giorni mi vesto total black… un pò anche perchè avendo preso qualche chiletto dopo il matrimonio, questo è l’unico colore che mi fa sentire un pò meno goffa. Parliamoci chiaro, non è che sia grassa però portarsi 5 chili in più la fa la differenza eccome!
Dato che domani partiamo per Barcellona (mio regalo per il compleanno di Andy) stasera avrei voluto preparare un bella paella a modo mio, quindi niente di meglio che utilizzare il Riso Venere.
Lo guardavo da un pò sugli scaffali del negozietto dove ogni tanto mi rifornisco di pasta Fara San Martino (la migliore provata finora). Tutto ciò che vedo in questo negozio mi attira molto, perchè ogni pacchetto sembra sembrano un tesoro prezioso e, in effetti, i prezzi non smentiscono questa mia sensazione… così ogni volta ho il desderio di prendere qualcuna di quelle bontà… anche il pacco di riso nero ogni volta mi fissava… L’ultima volta l’ho preso in mano per vedere di che si trattava… io credevo che fosse annerito con il nero di seppia (come quelle paste che si vedono in giro) e invece no!!! E’ proprio una varietà di riso nero!
Che cos’è?
Il riso venere è una rara varietà coltivata in ristrettissime zone del novarese (Casalbeltrame). Deriva da un prezioso antico riso cinese geneticamente incrociato con linee di risi padani per meglio adattarsi ai nostri climi. E’ un riso molto nutriente e ricco di microelementi, è dotato di aroma e pigmentazione del tutto naturale grazie ai pigmenti naturali contenuti nel pericarpo.Questo tipo di riso, in Cina esiste da secoli, ma è sempre stato riservato alle tavole dei nobili perché raro e poco produttivo. Infatti fino all’Ottocento veniva coltivato solo per l’Imperatore e la sua corte e, ancora adesso, il suo costo è più elevato di quello comune.

Tornando alla paella, quella che avrei voluto fare stasera sarebbe stata un pò improvvisata, nel senso che avrei mixato un pò di ingredienti , non so neanche se quella che avevo in mente si avvicinava minimamente alla ricetta originale, ma mi piaceva l’idea di sentirmi già in Spagna!
Ho letto su vari articoli che il profumo del riso venere è qualcosa di speciale: sprigiona durante la cottura un’aroma di pane abbrustolito e questo secondo me ci sta a pennello con il fatto di non voler ripassare la paella in forno.

Vi chiederete perchè parlo al condizionale… bèh perchè quando poi stasera sono tornata a casa Andrea mi ha detto disperato “Ti prego non fare il riso Venere…” mi sembrava strano, ma poi ha confessato che oggi dalla mamma ha mangiato risotto ;)
Quindi i miei progetti sono saltati e quello che ho preparato stasera segue nel prossimo post! Ovviamente il secondo tempo della paella segue al rientro da Barcellona ;)